Ogni essere che aspiri alla conoscenza deve in primo luogo conoscere se stesso.
Dalle più recenti scoperte della psiconeuroendocrinoimmunologia sappiamo che tutto il corpo, ogni cellula “pensa”<> “ sente e prova emozioni” sente piacere e dolore, elabora le proprie informazioni psicofisiche e le trasmette ad ogni parte del corpo attraverso una fittissima rete di comunicazioni di estrema varietà comunicativa, che la maggior parte di noi non è capace di ricevere o di ascoltare.
Cadice Pert, direttrice del Centro di biochimica celebrale del NIMH (National Institute for Mental Hearth), candidata al Nobel, ha recentemente contribuito, con le sue ricerche sul cervello, a fornire una spiegazione di questo intricato sistema informativo, scoperto ed utilizzato da secoli da altre culture, dimostrando in chiave scientifica e moderna che non è il solo cervello a “produrre” il pensiero, come un compiuter, che si accende e si spegne a comando mentre il resto del corpo resta totalmente passivo ed alla sua mercé.
La Pert ha infatti scoperto le “endorfine” ed un vasto numero di “neuropeptidi”, le molecole che trasmettono le informazioni nel sistema nervoso, evidenziando che” i neuropeptidi” sono ”i mediatori” sia delle informazioni, sia delle emozioni e che si possono individuare, con appositi apparecchi, in tutte le cellule del corpo, i cui meccanismi genetici RNA , DNA, tcc sono in grado di compiere milioni di trasformazioni biochimiche al secondo, trasmettendo miliardi di informazioni nel sistema nervoso, nel sistema cirolatorio e linfatico,
Secondo la Pert, come hanno confermato più approfondite ricerche promosse da uno scienziato francese Jean-François Lambert , nelle cellule dove sono presenti ed attivi,” i neuropeptidi” si instaura “un sistema di neuromodulazione “, che comporta variazioni di comunicazione in una singola sinapsi nell’ordine delle centinaia, fino alle migliaia di differenti possibilità.. (vedasi “ Psicosomatica olistica” di N.F. Montecucco. Ed. Mediterranie e “Psiconeuroimmunolgia di Francesco Bottacciolo , Ed. Red).
Gli uomini conversano tra di loro e non lo sanno
Raccolgono miliardi di informazioni, che vengono registrate e archiviate,ma restano del tutto inutilizzate.
Siamo un computer, che riceve e trasmette dati ad un’infinita di altri computer
VI è un complesso di attività psichiche, che si svolgono senza alcun controllo da parte nostra perché non arrivano al piano della coscienza e quindi si svolgono a nostra insaputa. Ci comportiamo lasciando del tutto inutiizzato il nostro sitema robotizzato, nonostante lo stesso tenti in tutti i modi di ri- stabilire i contatti finchè si scoraggia e lascia perdere
L'uomo vive in uno stato di perenne incoscienza psicofisica generalizzata, che gli impedisce di rendersi conto di quello che tutto il nostro corpo
< vede >< percepisce >< tocca >< gusta >< ascolta >
e soprattutto contina a tramettere messaggi con tutte le sue parti vitali ed i suoi organi
< L’uomo normale si è assopito in un sonno mortale >
In questo delicato sistema i 5 sensi hanno ognuno un compito specifico, essendo preposti a ricevere un’infinità di segnali, che vengono continuamente elaborati dalle cellule incaricate di svolgere questo specifico compito al fine di registrarle e ritrasmetterle ai vari organi principali e da questi a chi di dovere, che però purtroppo quasi sempre resta completamente “sordo”, “ cieco” e soprattutto “muto” a livello cosciente, perché non è assolutamente in grado di capire il reale significato del segnale o del messaggio.La maggior parte di questi avvertimenti e comunicazioni resta pertanto del tutto sconosciuta a livello cosciente, anche se il corpo li utilizza per mantenere e garantire l’efficienza dell’intero sistema, spesso a completa insaputa del diretto interessato, che scopre purtroppo di avere malattie ad uno stadio avanzato, nonostante fosse stato ripetutamente avvertito e messo in guardia. Col tempo i più accorti si accorgono di tali segnali, ma soprattutto ne imparano il linguaggio, decodificando le diverse modalità di comunicazione proprie di ognuno dei 5 sensi e dei vari organi o parti del corpo.
La nostra coscienza si esprime attraverso varie frequenze, influenzando ogni parte del nostro corpo.
Le scienze e le religioni orientali da tempo immemore hanno sempre considerato la natura, in tutte le sue espressioni animate o presunte inanimate pregna di
> energia vitale e pensante <
Una cosa sembra non facilmente contestabile è l'essenza vibratoria-enostatica di tutta natura e dell’’uomo in particolare, che emana una luce particolare > un aurea< di varia intensità e colore.
Le scienze e le religioni orientali da tempo immemorabile riconoscono ed accettano questa realtà luminosa, anche molti dei loro"saggi" l'hanno potuto personalmente percepire e vedere come questa energia emani colori differenti atttaverso spirali rotanti, che non a caso hanno chiamato
< "chakra" >< "ruote">
Ma anche le scienze moderne stanno arrivando alle stesse conclusioni. E' infatti ben documentato che il "cuore" genera il campo magnetico più forte del corpo umano, circa cinquemila volte più intenso di quello del "cervello".
Quel campo crea una sagoma a forma di ciambella (toroide) che si estende ben oltre il corpo fisico e che è stata rilevata a distanze comprese fra 1,5 e 3 metri circa dal cuore fisico con asse verticale centrato sul cuore.
La sua forma Toroidale, è la forma spesso considerata la più unica e primaria dell’Universo. I ricercatori hanno dimostrato che il cuore umano genera il campo energetico più esteso e potente di tutti gli organi del corpo, cervello compreso. Il campo elettrico come è misurato dell’elettrocardiogramma (ECG) è all’incirca 60 volte più potente di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un elettroencefalogramma (EEG).
La Cina, l’India, il Giappone e soprattutto il Tibet hanno da tempo immemorabile raggiunto identiche conclusioni senza aver bisogno di sofisticati strumenti, mettendo a punto tecniche precise ed articolate per lo sviluppo dei cinque sensi e soprattutto del senso del Sé.
Nella tradizione cinese, per esempio,c’è sempre stato il senso dell’unità del Tao, dell’unità del Sè, che si vive nel e con tutto il corpo. Gli antichi taosti - attraverso esperienze interiori- svilupparono le percezioni sottili, che permisero loro di vedere e scoprirono
“il proprio corpo energetico”
riuscendo ad individuare ed a descrivere in modo preciso i punti ( vedi chakra ) ed i canali (vedi meridiani dell’agopuntura), attraverso i quali scorre od è bloccata l’energia e quindi di conseguenza la vita, ma soprattutto la coscienza del corpo con tutte le informazioni, che ristagnano fino ad esaurirsi e sparire a livello conscio.
Grazie a questa profonda osservazione del proprio corpo, condotta da migliaia di persone, dedite alla ricerca interiore, vennero compresi i veri motivi di diversi disturbi psicofisici e di come e quando intervenire nel momento in cui il corpo mostrava i primi sintomi di scompensi o di carenze energetiche; segnali spesso incomprensibili allo stesso soggetto e con i quali il nostro sistema informativo interno cerca - attraverso
>'intuizione < > il 6° senso <
in tutti i modi di avvertirci che dobbiamo cessare un determinato comportamento lesivo o alimentare o psicofisico, facendo presente all’interessato che non è più in grado autoguarirsi da solo senza uno specifico intervento esterno e/o un’immediata e pronta sospensione dello atto e comportamento lesivo.
Queste ricerche e queste scoperte individuali e collettive, grazie al continuo scambio nei secoli di informazioni tra i vari monasteri e scuole, nate proprio con questo specifico scopo, consentirono una sempre più precisa ed articolata codificazione di queste conoscenze in un unico corpo medico, che è alla base della
"medicina tradizionale cinese"
l’Occidente non giunse a tale sofisticata elaborazione dottrinale, se non nell’epoca egizia, il cui patrimonio ed insegnamento è purtroppo andato disperso e, cosa veramente riprovevole, non c’è più quella cultura e questo continuo scambio di idee. Il pensiero occidentale considera, infatti, l’energia in termini meccanicistici e rifiuta pertanto di ammettere l’esistenza di energie sottili e soprattutto di un’energia vitale, riconosciute e accettate dalle filosofie e religioni orientali, perché sfuggono ad una misurazione strumentale.
L’uomo è un essere atomico, con energia vitale e pensante in tutte le parti del suo corpo e non solo, come ritengono a torto ancora tante persone, nella testa e nel cervello. Il corpo è una macchina delicata, molto complessa, con ghiandole che lavorano al decimilionesimo di micron e che sono capaci di autoripararsi. Ciascuna unità infinitesimale possiede una funzione speciale e sa cosa deve fare: sembra possedere una mente ed una volontà, che dirigono le proprie azioni in quel piano. La nostra coscienza si esprime attraverso varie frequenze, influenzando ogni parte del nostro corpo.
La forza vitale vibra ad una frequenza più alta, che non sempre il nostro corpo è abituato a sopportare. Di conseguenza, si esprime con frequenze inferiori per consentire ai vari organi i livelli che possono sostenere in quel momento. Ma le abitudini acquisite nel tempo e soprattutto le reazioni a determinate emozioni positive o negative, finiscono per ridurre le frequenze al punto che il corpo, non essendo più abituato a lavorare a certi ritmi, si rifiuta tenacemente di cambiare le frequenze acquisite, ponendo ad ogni organo dei limiti invalicabili, soggetti alle rispettive leggi biologiche.
La scienza medica occidentale si è sempre preoccupata principalmente delle funzioni organiche, specializzandosi nella cura e nel trattamento dei sistemi respiratorio, circolatorio, digestivo.
L’Illuminismo, l’età della ragione, ha sempre più minimizzato l’importanza della vita emotiva, dell’intuizione e della spiritualità, cosa che ha portato a rinforzare la posizione del dualismo, scindendo l’uomo dalla natura, l’intuizione dal pensiero razionale e l’essere umano dal Sé interiore.
Fu nel 1600, con l’avvento della scienza moderna, che, per la diversa metodologia d’indagine e di valutazione delle reazioni emotive e corporee, il corpo fu ridotto a “organismo”, a pura quantità, a semplice sommatoria di organi, perché solo così poteva essere trattato, come tutti gli oggetti, apparentemente inanimati, su cui da oltre tre secoli indaga ed ha potere la scienza occidentale. Nacque e si sviluppò la medicina moderna allopatica, che, come tutti i malati sanno, non conosce l’uomo che ha di fronte, ma solo il suo presunto organismo.
Quest'impostazione ha finito per influenzare anche la ricerca interiore e lo sviluppo spirituale, patrimonio delle antiche scuole esoteriche, che è andato progressivamente disperso e dimenticato soprattutto dalla massoneria moderna, che non è più capace, come sarebbe nella sua tradizione, di fondere in “unico corpus” l’energetica, la psicosomatica e l’evoluzione spirituale, in modo di tornare a formare fratelli e sorelle, che, attraverso un personale e specifico addestramento in tutti e tre distinti gradi, sappiano vedere, sentire, odorare, gustare e toccare l’animo umano diventando
“uomini di conoscenza”
> alla ricerca e alla costante difesa della verità <
Questo lavoro sui 5 sensi, proposto dalla Loggia :. Conte di Cagliostro n.699 all’Oriente di Milano ed affidato a cinque Compagni d’Arte ha carattere sperimentale, essendo ormai in disuso l’operatività in questa particolare fase di sviluppo della coscienza. Molti sono convinti che si tratta di una pantomima, di una ”recita a soggetto” con valenze esclusivamente simboliche propedeutiche.
Il Tempio massonico è pregno di simboli e di messaggi sempre più oscuri ed ormai incomprensibili alla maggior parte di coloro che partecipano al lavori rituali in stanze appositamente arredate, in edifici apparentemente normali che la maggior parte considera alla stregua di semplici sale di riunione o piccoli teatri in miniatura, in cui viene rappresentata una pantomina simbolica, che la maggior parte degli attori recita senza mai immedesimarsi nella parte e che non impara nemmeno a memoria, pur avendola ripetuta e ascoltata migliaia di volte, come in questa raffigurazione pittorica che mostra Mozart (in basso a destra) in un tempio massonico durante i lavori rituali, a cui nessuno degli "attori" sembra dare importanza, essendo tutti "distratti" in piacevoli conversazioni.
Questa recitazione affidata normalmente ai più anziani ed esperti rappresenta infatti per i più una noiosa formalità, a cui bisogna adempiere per rispetto alla tradizione, ma di cui si potrebbe facilmente fare a meno, essendo considerati dei normali incontri tra amici, che si concludono per fortuna in simpatiche cene che dovrebbero cementare e rinsaldare i rapporti, soprattutto tra coloro che hanno aderito a questa Istituzione al solo scopo di sviluppare precisi interessi economici e politici più millantati che effettivi.
Lo scopo di questa iniziativa era invece quello di introdurre nuovamente il lavoro muratorio sui tre piani (fisico, animico e spirituale) e, quindi, la consapevolezza dell’indispensabile necessità di focalizzare tutta l’attenzione, tutta l’energia
> sull’apparato percettivo fisico- sensoriale (in Grado di Apprendista),
> sulla sfera psichica (in Grado di Compagno),
> sullo strumento mentale ( in Grado da Maestro)
al fine di padroneggiare, singolarmente ed in gruppo, i diversi livelli di operatività e renderli effettivamente trasmutatori, stante il diretto e costante contatto con l'Eggregore della Loggia.
http://www.quatuorcoronati1459.org/?wpfb_dl=2
http://www.montesion.it/_tavole/_Quaderni_Simbologia/Seminari.pdf
Il Lavoro iniziatico si è svolto tra il settembre 2006 e il luglio 2007 sotto la guida del Fratello Maestro:. Giovanni Salvati, che ha seguto i cinque Fratelli:.Compagni nella preparazione e stesura delle cinque tavole sui 5 sensi.
OLFATTO
Dalle più recenti scoperte della psiconeuroendocrinoimmunologia sappiamo che tutto il corpo, ogni cellula “pensa”, “ sente e prova emozioni” sente piacere e dolore, elabora le proprie informazioni psicofisiche e le trasmette ad ogni parte del corpo attraverso una fittissima rete di comunicazioni di estrema varietà comunicativa, che la maggior parte di noi non è capace di ricevere o di ascoltare.
Cadice Pert, direttrice del Centro di biochimica celebrale del NIMH ( National Institute for Mental Hearth), candidata al Nobel, ha recentemente contribuito, con le sue ricerche sul cervello, a fornire una spiegazione di questo intricato sistema informativo, scoperto ed utilizzato da secoli da altre culture, dimostrando in chiave scientifica e moderna che non è il solo cervello a “produrre” il pensiero, come un compiuter, che si accende e si spegne a comando mentre il resto del corpo resta totalmente passivo ed alla sua mercé.
La Pert ha infatti scoperto le “endorfine” ed un vasto numero di “neuropeptidi”, le molecole che trasmettono le informazioni nel sistema nervoso, evidenziando che ”i neuropeptidi” sono ”i mediatori” sia delle informazioni, sia delle emozioni e che si possono individuare, con appositi apparecchi, in tutte le cellule del corpo, i cui meccanismi genetici RNA, DNA, tcc sono in grado di compiere milioni di trasformazioni biochimiche al secondo, trasmettendo miliardi di informazioni nel sistema nervoso, nel sistema cirolatorio e linfatico.
CONTINUA > TATTO
Il senso del tatto tra i 5 sensi è quello più misconosciuto, pur essendo essenziale alla vita di un individuo. Gli Atzechi ed i Maja , non a caso,lo consideravano il senso primario.
Un numero infinito di fibre sono concentrate sulla pelle , che ricopre l’intero organismo ed è costituita da tre strati , da tre membrane chiamate:
1) l’ epidermide, con cellule morte ed indurite, insensibili agli stimoli esterni;
2) lo strato di Malpighi, formato da cellule prolifere , sottostante allo strato precedente ( le cellule “nuove” sostituiscono le cellule superficiali in via di estinzione che si distaccano sotto forma di scaglie, forfora, etc.);
3) Il derma, la zona più interna, costituita di cellule vive, sensibilissime, percorse ed irrorate da vasi sanguigni. La parte superficiale del “derma “ non è liscia, ma ricca di rientranze e sporgenze. E’ proprio in queste sporgenze che si trovano gran parte delle “papille nervose” da cui hanno origine le fibre nervose. L’interno del derma è percorso da innumerevoli “fibre elastiche” di tessuto connettivo; più sotto si trovano le cellule di grasso costituenti il pannicolo adiposo.
La pelle è un efficacissimo regolatore della temperatura del corpo: una specie di “succursale" dei reni. Ma è anche “organo di difesa” . Protegge l’organismo dal caldo e dal freddo; dall’umidità e dalla polvere; dai veleni e dai microbi, dall’assalto di una quantità di parassiti, animali e vegetali.
CONTINUA > UDITO
Il modello del mondo che ci creiamo lo possiamo considerare metaforicamente come una mappa, una carta geografica riferita al territorio che essa rappresenta.
Quindi, come una mappa non e' il territorio rappresentato, ma solo una fedele riproduzione su carta, così il nostro modo di vedere la realtà non e' la realtà stessa. Le persone costruiscono la propria mappa del mondo elaborando, attraverso complessi processi neurologici, dati provenienti da contesti ambientali, culturali, familiari, e personali.
L'individuo, letteralmente immerso in un fiume di input sensoriali, ha a disposizione una serie di filtri che gli permettono di acquisire in maniera selettiva dall'ambiente, le informazioni utili alla sua sopravvivenza.
E' la percezione che crea la mappa del mondo: in base a questa mappa si affronta e si reagisce al mondo, ma questa mappa non è il mondo oggettivo ed è tendenzialmente autoconfermante.
Tutto ciò che noi consideriamo il nostro universo interno e il nostro modo di vedere la realtà e di interagire con essa, e' creato da un’elaborazione mentale di ciò che percepiamo attraverso i nostri cinque sensi.
Questa elaborazione mentale non e' altro che il nostro modo di vedere il mondo, cioè lo schema-guida dei nostri comportamenti .
“La nostra mappa del mondo non è quella degli altri.[…] Sovente le mappe sono molto diverse anche tra persone che vivono assieme, perché, nella realtà, anche chi vive assieme spesso non comunica in modo profondo, dall’intimo, ma comunica in modo superficiale, con tante lacune, parlando di cose esterne, cose quotidiane da fare che deludono le ispettive originarie, equivoci mai chiariti che portano a pessimi risultati, a incomprensioni, a barriere e a fratture.
CONTINUA > GUSTO
Sono stati trattati ed esaminati nelle precedenti tavole il senso del profumo,del tatto e dell' udito Questa quarta tavola affronta il senso del gusto, che, come vedremo, li coinvolge tutti, compreso quello della vista, che verrà esaminato nella tavola successiva.
Un cibo infatti viene prima visto ed accettato, quindi toccato, odorato, sentito ed infine gustato.
Ma la maggior parte delle persone in realtà non gusta quello che mangia, Spesso inghiotte rapidamente, troppo rapidamente tutto quello che introduce nella bocca, non assaporandolo, né realmente gustando le essenze che ogni alimento sprigiona.
Le ricerche più avanzate sottolineano, in merito ai recettori orali, che sulla lingua in particolare vi sono zone che discriminano le diverse sensazioni. Sono zone in cui,pensando di acuire la sensibilità,ci si deve soffermare:
a) La Punta ha una sensibilità maggiore per il dolce e per il salato
b) I Bordi Laterali per il salato e l'acido
c) Il Fondo percepisce ed acuisce solamente l'amaro
d) La Zona Centrale Mediana è quasi priva di sensibilità gustativa
E' anche importante considerare che esiste pure un tempo di latenza tra l'applicazione dello stimolo e l'insorgere della sensazione :
Salato 1 secondo; Dolce 1-2 secondi ; Acido 2 secondi ; Amaro 2-3 secondi ( è il più persistente,oltre 10 sec.).
Queste differenze ci spiegano perché ,in alcune degustazioni,si avvertono prima i sapori dolci, poi quelli acidi ed alla fine quelli amari.
VISTA
Diceva Steiner ” Si potrebbe avere ragione sul visibile e sul comprensibile e tuttavia emettere un giudizio falso” ( vedi “ Sull’essenza dei colori”, 1982).
Marcel Proust sottolineava “ che il vero viaggio non consiste nel cercare nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi”.
David Bohm (fisico quantistico ) e Karl Pribram ( neurofisiologo) hanno asserito: “ Si pensava che la materia, concepita per millenni come una massa grezza o bruta, fosse uno spaventoso, oceanico agglomerato di sostanze inerti ed inanimate, ed invece scopriamo che "l’Universo è tutto Pensiero e che la realtà esiste solo in ciò che pensiamo”.
Lo spazio non è vuoto: è pieno di colori, suoni , vibrazioni: forme di "una sola sorgente di energia" che si differenzia a seconda della frequenze di vibrazione e del mezzo di conduzione.
Un principio elettromagnetico di energia formativa guida l’integrità della materia e controlla la differenziazione strutturale della materia.
Tutte le ricerche più avanzate provano che la materia apparentemente inerte, tanto più quella vivente, emette particolari vibrazioni a varie frequenze di diversa estensione e tonalità ed ogni essere vivente è circondato da un complesso campo elettrico, che si estende al di là dei limiti della visione umana.
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“ ALLA SCOPERTA DELL’INTUIZIONE”
Per capire come agiscono i cinque sensi credo che valga la pena riprendere una risposta ad un fratello che mi chiedeva quale fosse il vero lavoro energetico posto alla base dei lavori rituali che si dovrebbero svolgere in una Loggia di iniziati all'Arte Reale, che dovrebbe essere l'essenza dei lavori.
"Caro Fratello,
I fratelli non si rendono assolutamente conto che i loro sistemi nervosi e energetici, ad ogni tornata rituale, si uniscono e formano ciò che viene sopranominata un un'entità distinta, con una propria individualità e intelligenza.
Io ho avuto la fortuna di lavorare in un gruppo di fratelli, di cui alcuni vedevano i colori emanati da ognuno dei presenti, ne percepivano gli odori e i suoni che emanavano.
Il Maestro Venerabile era uno dei quelli e impostava i lavori tenendo conto dello stato psicofisico di ognuno.
Se decideva di lavorare al grado superiore invitava il Maestro della Cerimonie a cambiare la musica e i profumi, facendo uscire i fratelli, anche compagni e Maestri che riteneva non pronti per quella tornata a sostenere questo cambio di energia. Lo stesso faceva ogni volta che passava al Grado di Maestro.
Nella fase da compagno si veniva informati, da chi vedeva l'aurea dei fratelli, del cambio e dell'entità dei colori e si sperimentavano nuove essenze e nuove musiche per individuare quelle più adatte al singolo fratello o al gruppo.
Era come un'orchestra che prova suonare un'opera, facendo suonare ogni strumento in modo individuale o in gruppo.
Dato il livello dei fratelli quasi mai la camera veniva elevata al 3° grado, anche perché di veri "Maestri" ve ne erano pochi. Nessuno quindi veniva elevato al 3° grado se non avesse mostrato di essere capace di vivere e sopportare questo livello energetico, sempre più elevato.
Al sottoscritto non venne riconosciuto questo grado, né mi sono ritenuto all'altezza di riceverlo, nonostante avessi il 30° grado Kadosch, riconosciutomi del tutto impropriamente dal Rito di Memphis.
Io non vedevo e non vedo, né tanto meno sento odori e suoni e non sarei capace di svolgere alcun ruolo iniziatico-esoterico in tale contesto.
Ebbene la Massoneria attuale è come una scuola di sommozzatori dell'anima<>mare, che non solo non hanno mai visto e conosciuto l'acqua marina, ma nemmeno quella dolce. Quasi nessuno sa nuotare, né è capace di insegnare. Restiamo intorno ad una piscina di acqua dolce, in cui come bambini impariamo i primi rudimenti del nuoto. Le lezioni si susseguono, ma non ci fanno mai imparare a nuotare nel nostro spirito, né tanto meno a tuffarsi nella profondità di quello degli altri. Chi sostiene di farlo mente a Se stesso e agli altri.
All'inizio restiamo colpiti dalle "tute colorate" da sommozzatori professionisti dell'anima, che indossano i vari fratelli. Alcuni quelle di alta profondità. Nel Rito di Memphis e Misraim si arriva al limite di 99°. Ma ci accorgiamo subito che la maggior parte non sa assolutamente nuotare e affogherebbe subito se costretto a infilarsi nella sua "anima" o in quella degli altri.
Le Logge restano però un efficace sistema di riequilibro energetico, soprattutto se tra i fratelli c'è qualcuno particolarmente armonico. Di più non si può chiedere, né tanto meno ottenere.
Al di à della metafora, allo stato attuale non è quindi importante battersi per questioni di principio, ma certamente continuare a lavorare nella propria Loggia se armonica e positiva.
La massoneria è tornata all'asilo della spiritualità già nel lontano 1717 ed è sufficiente che ci siano dei buoni insegnanti che ci fanno stare insieme e ci fanno giocare da "massoni".
Partecipare ai lavori di una Loggia pregna di positività non è mai "fuorviante", nonostante molti fratelli indulgano troppo sulle parole, che sui reali scompensi energetici individuali e di gruppo e sull'indispensabile lavoro interiore di espansione e costante riequilibrio della propria coscienza e di quella del gruppo con cui si opera. Con triplice fraterno abbraccio"
? Esiste un Eggregore in ogni Loggia?
Ormai è in uso comune far riferimento ad un Eggregore di Loggia, ma la maggior parte dei partecipanti al rito in realtà non crede alla sua esitenza concreta. Eppure è solo la convinzione che esiste ed è operativa, che differenzia il lavoro di un gruppo di iniziati all'arte reale.Sono rimasto in massoneria per quasi vent'anni, Ho avuto una forte esperienza a Memphis in Egitto, ma quella, per me decisiva, è stata a Novara nel Tempio massonico, in cui sono entrato da solo insieme al mio amico sensitivo Eddy Seferian, di cui parlo nel mio Sito.
Eddy quando ero a meta del Tempio mi disse che vedeva intorno a me un "cono grigio di energia in movimento" che ruotava in senso antiorario e che si alzava e si abbassava. Quando avanzai fino all'altare e posai la mano destra sulla Bibbia Eddy disse che l'Eggregore della Loggia si era espansa in altezza ed in larghezza. In quel momento mi fu chiaro che Eggregore di questo tipo si fomano in ogni Loggia, ma nessuno se ne rende conto.
Sono Entità permanenti, formatesi nel tempo con il contributo di tutti i fratelli che hanno partecipato ai lavoti in quel luogo e in quella loggia. Entità che si mette in movimento ogni volta che si aprono i lavori.
Entità del tutto autonoma e vitale. Sarebbe importante farlo capire ai fratelli e alle sorelle, ma è un'impresa impossibile,perchè non si viene educati ad accettarla, ma soprattutto a viverla.
Questo è il grande segreto della Massoneria Iniziatica. Preparare le persone a entrare in contatto tra di loro e con l'Energia del Gruppo. Tutto il resto è solo esteriorità e pantomina.
TFA Giovanni
Il Viaggio attraverso la Grande Opera /2.3
di Athos A. Altomonte
http://www.esonet.it/News-file-article-sid-1451.html
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Della manipolazione dell'Insegnamento
Il risveglio equilibrato dell'elemento-coscienza, si realizza con una espansione del proprio Asse orizzontale (perc. esteriore) ed una contemporanea penetrazione sull'Asse verticale della percezione (perc. interiore), ricercando la comprensione ed il riconoscimento d'ogni elemento, inizialmente sempre inavvertito, dell'habitat fisico e psichico in cui si è avvolti. Tutti gli elementi con i quali si sviluppa la "relativa" comprensione della realtà "totale", sono compresi in quegli insegnamenti che tradizionalmente vengono chiamati, i Commentari esoterici.
I Commentari ed i Libri di Verità, giunti per via ordinaria, sono stati tutti soggetti a profonde manipolazioni, perché le gerarchie essoteriche hanno sempre cercato di dimostrare di esserne le vere rappresentanti, riducendoli, sino a poterli contenere nella propria autorità.
Ma i Principi universali impressi nei Commentari e negli insegnamenti esoterici dalle Gerarchie Iniziatiche, si discostano inconciliabilmente* dai principi essoterici affermati nelle interpretazioni dei membri della gerarchie minori**, e s'oppongono all'uso "di potere" che ancora ne fanno.
________
* Manipolazione dell'Insegnamento -
Questo spiega perché, ogni volta che un Maestro o un Iniziato si sia reso visibile ai membri di quelle gerarchie, costoro lo abbiano dapprima lodato e poi, non potendosene appropriare sottomettendolo al proprio servizio, abbiano tentato immancabilmente di distruggerlo, cancellandone gli insegnamenti o meglio, rimodellandoli a proprio vantaggio.
** Profanazione dei Misteri -
Gli Antichi Commentari raccontano come avvenne quella "Profanazione dei Misteri" che nell'ordinamento iniziatico ha poi introdotto l'errore della contro-iniziazione:
«...avvenne che per il privilegio d'essere iniziato bastò pagare una certa somma di denaro. Ciò che non poteva essere acquisito, se non a prezzo d'uno sforzo incessante verso la virtù e verso la perfezione, poté essere acquistato con un po' d'oro. Dopo di allora molti Hierophanti ed Alti Iniziati, furono obbligati a rinnegare la Gerarchia che venne a formarsi, per assicurare la sopravvivenza ai segreti dell'Iniziazione.»
Oggi gli effetti di quella profanazione sono ancora visibili ad ogni livello dell'ordinamento iniziatico. Quindi anche in Massoneria. Nel massone ordinario, che è abbagliato dal lignaggio che gli vien fatto credere d'aver ottenuto con i propri paramenti rituali, all'opposto dell'iniziato, che di quei simboli ammira solo il sapere e l'ideale, in essi contenuto.
__________
Di conseguenza a quelle manipolazioni, i Commentari esoterici adeguati alla "luce iniziatica" espressa da quelle gerarchie minori, sono divenuti in larga parte incomprensibili, spesso privi d'un filo logico, e le loro istruzioni apparentemente irrealizzabili. Negli insegnamenti poi, il ricercatore ha ormai imparato a riconoscere il segno di quelle manipolazioni.
Sono del tutto assenti le indicazioni pratiche e tecniche che permetterebbero di raggiungere gli obbiettivi indicati, anche i meno distanti da una realtà iniziatica di modeste proporzioni, come quella d'un Apprendista; mancano anche tutte quelle risposte risolutive alle domande più "naturali" e d'ordine generale, come ad es.
>chi sono, da dove vengo, dove vado e perché ?
Che sorgono spontanee nella mente di chi si pone in Viaggio su questo Sentiero.
È facile osservare di quei Commentari, nelle interpretazioni rese alla cultura popolare, una sorta di diffusa assuefazione alle incongruenze ed ai controsensi che si sono prodotte nelle trasposizioni letterali mutilate e ancora peggio ricucite, adducendo per quanto è spesso illogico ed intelligibile il "mistero" ed il "dogma" per cui, ai comuni mortali non è dato sapere.
Ma ogni ricercatore può dimostrare a sé stesso la crudezza d'una realtà; il vertice d'ogni Piramide di quelle gerarchie, sia esso titolato sovrano, pontefice o gran maestro, non possiede più "luce" o "conoscenza iniziatica" del migliore uomo della propria base.
Questa prima rivelazione conduce il giovane iniziato che sa intendere, ad abbandonare i titoli concessi per grazia od offerti con il tocco di una spada. Consapevole di dover, per regola, contare solo sulle proprie forze, diviene esso stesso un ricercatore (di Verità). E questa per l'animo dell'uomo, è la prima grande prova di maturità che dimostra a sé stesso ed al Mondo degli Iniziati.
Il senso di solitudine che ne consegue è solo relativo infatti, è proprio l'abbandono dell'effimero a creare quelle condizioni psicologiche per cui, incontrando un' altro ricercatore, per la Regola «riconoscendo sarai riconosciuto»* si potrà "vederlo" per quel che è, cioè un Fratello "reale".
Questo incontro porta sempre all'unione con altri ricercatori che a loro volta, sono collegati con altri Fratelli... dalle concezioni sempre più Universali**.
Questo è il metodo di liberazione tradizionale, per passare da una Chorda Fratres minore ad una maggiore.
Dalla Massoneria ordinaria alla Massoneria Universale.
T:.F:.A:.
°°°°°°
Esonet Conferenze
|
http://www.esonet.it/News-file-article-sid-1055.html
da cuore a cuore
M:.V:. Giovanni Salvati
Un uomo non può cambiare il mondo
ma può diffondere un messaggio
che può cambiare il mondo